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Agriturismo al Castello di Grotti - Ville di Corsano - Siena


Bilogico certificatoAlcune  ricette  della  cucina  toscana  e  non,  per  gustare   l'Olio Extravergine d'Oliva IGP Toscano del Castello di Grotti

Piatti di Mare

    TRENETTE CON L'ASTICE ED I CARCIOFI SPINOSI

    Ingredienti

    320 gr di trenette, 2 astici di circa 600 gr l'uno, 4 carciofi spinosi, 1 spicchio di aglio, la polpa di pomodori, 1 bicchiere piccolo di vermentino, olio, sale e pepe bianco, le foglie di 2 rametti di prezzemolo, il succo di un limone. 
     Estraete la carne degli astici e tagliatela a cubetti; a parte fate lessare le chele che sguscerete una volta raffreddate. Mondate i carciofi delle foglie esterne più dure, eliminate le sommità spinose e l'evetuale fieno interno. In attesa, rnetteteli in acqua fredda acidulata con il succo del limone, poi asciugateli e tagliateli a fettine sottili. Scaldare l'olio in una padella e metteteci i cubetti di astice e le fettine di carciofi. Rosolate insieme per tre minuti mescolando, poi unite l'aglio tritato finissimo ed il vino bianco dopo un istante. Salate e pepate e fate cuocere per altri tre minuti ed in ultimo aggiungete la dadolata di pomodoro e le chele per il tempo necessario a riscaldarle. Cotte le trenette versatele nella padella ed amalgamatele con la salsa ed il prezzemolo tritato per mezzo minuto a fuoco vivace.
    MACCHERONCINI IN SALSA D'ACCIUGHE, POMODORINI, FIORI DI ZUCCA E MOZZARELLA

    Ingredienti

    2-3 acciughe fresche, 20 pomodorini Pachino, 6 fiori di zucca, erba cipollina 1 mozzarella, olio, sale.
    In una casseruola saltare della cipolla tagliata a fettine sottili nell'olio e rosolare 2 o 3 acciughe, striscioline di fiori di zucca, 20 pomodori ed aromatizzare con erba cipollina. Coprire la casseruola per una decina di minuti. Scolare i maccheroncini, mescolare il tutto e saltare sul fuoco. Servire guarniti di mozzarella tagliata a cubetti.
    Maccheroni con melanzane e frutti di mare

    Ingredienti

    500 gr di cozze, 300 gr di vongole, 1 melanzana grande, olio q.b., peperoncino q.b., prezzemolo fresco, parmigiano grattugiato.
    Mettere i frutti di mare puliti in una casseruola e aggiungere dell'acqua di cottura e far aprire sul fuoco. Appena i frutti si sono aperti recuperare l'acqua di cottura così ottenuta filtrandola con un panno. Pelare la melanzana e tagliarla a listarelle sottili, salarle e dopo 10 minuti strizzarle per levare la loro acqua; passarle nella farina e friggere in abbondante olio bollente, così da ottenere un fritto dorato e croccante. In una padella preparare un fondo sempre con olio, aglio ben schiacciato e tritato, peperoncino q.b. Appena l'olio è caldo, aggiungere l'acqua dei frutti di mare, i frutti di mare e il prezzemolo tritato. Scolare i maccheroni a metà cottura e farli finire di cuocere in padella. Aggiungere le melanzane e il parmigiano.
    STROZZAPRETI ALLA RAZZA OLIVE DI GAETA E BOTTARGA

    Ingredienti

    500 gr di strozzapreti, 400 gr di razza, 20 olive , 20 pomodorini, 4 spicchi di aglio, 40 gr di bottarga, sale ed olio
    Sbollentare la razza in acqua fredda con un mazzetto di odori; ricavarne la carne e mettere da parte il brodo ridotto. In padella fare soffriggere l'aglio con olio e poi toglierlo; aggiungere i pomodori a spicchi e le olive, e farli sudare. Unire la razza in poco del suo sughetto e far andare pochi minuti. Bollire gli strozzapreti al dente, ripassarli in padella con il sugo. Disporre nei piatti cospargendo la pasta con scaglie di bottarga.

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Olio Extravergine d'Oliva Biologico                    
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l'agriturismo San Leonardo
O L D
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Coordinate

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Castello di Grotti
689C+VW SIENA
Grotti Alto - Certino
6889+WV SIENA
Orgia - Casa del Fabbro
6752+5H SIENA

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Info  

Oggi consegna delle chiavi anche a partire dalle 15,00

 

Numeri uitli

Ristoranti
Chiuso / Closed  1 = Lunedì/Munday; 2 = Martedì/Tuesday; etc . . . --- p = prenotazione / booking
7
Nello la Taverna Via del Porrione 28 - SI 0577 289043
2
Taverna del Capitano Via del Capitano 6 - SI 0577 288094
p
Il Verrocchio Logge del Papa 1 - SI 0577 284062
7
Boccon del prete Via S. Pietro 17 - SI 0577 280388
7
Le Logge Via del Porrione 33 - SI 0577 48013
2
Da Gano Via Pantaneto 146 - SI 0577 221294
4
Viri P.za Repubblica S.Rocco a Pilli - SI 0577 347757
3 p
Cateni Orgia - Sovicille - SI 0577 342028
p
Pulcianese Grotti - Pulcianese - SI 0577 377050
p
Il Cacciatore Via della Chiesa Pari - GR 0564 908887
1
Il Ristoro Ville di Corsano Grotti - SI 0577 377912
 
     
Informazioni Turistiche Via di Città 43 - SI 0577 280551
Distributore carburante self service
Le Segalaie Esso Superst. Siena-Grosseto
Agip Via Massetana - Siena  
Banca (con Bankomat / ATM)
Credito Cooperativo V.Grossetana 121-S.Rocco a Pilli 0577 347844
Credito Cooperativo V.Massetana 38 - Rosia 0577 345171
Credito Cooperativo V.Roma 103 - Monteroni d'A. 0577 375179
Monte dei Paschi V.Massetana 87 Rosia 0577 345026
Monte dei Paschi P.Matteotti 4 S.Rocco a Pilli 0577 348518
Monte dei Paschi Via Roma 22 Monteroni d'A. 0577 375129
Alimentari
Market Ville Ville di Corsano - Grotti 0577 377025
Coop Via Massetana - San Rocco a Pilli 0577 348173
Coop Via Massetana - Rosia 0577 345002
Trasporti pubblici
TRA-IN urbane Piazza Gramsci - Siena 0577 204246
TRA-IN extraurbane Piazza S. Domenico - Siena 0577 204245
Autoservizi RAMA Grosseto 0564 25215
Aeroporto Siena Ampugnano - SI 0577 392226
Stazione Ferroviaria P.za Fratelli Rosselli - Siena 0577 280115
Taxi Piazza Matteotti - Siena 0577 289350
Piazza Stazione - Siena 0577 44504
Taxi - RADIO - Siena 0577 49222
Autonoleggio con autista
Balzana Autonoleggi Via P.Fracassi 2 - Siena 0577 46443
Giamello Via Guido da Siena - Siena 0577 50381
Periccioli Via Pricipale 19 Taverne d'Arbia 0577 364812
Sampieri S.S.73 Ponente 142 - Siena 0577 394058
Autonoleggio senza autista
Avis Via S. Martini 36 - Siena 0577 270305
Hertz Via Sardegna 37 - Siena 0577 45085
Teatro
Teatro dei Rozzi Piazza Indipendenza 15 - Siena 0577 746960
Accademia Chigiana Via di Città - Siena  
Bar
Betti e Sinatti Via Grossetana 140 - S.Rocco a Pilli 0577 348196
Nannini Via Massetana - Siena
Visite
Parco naturale della Maremma Alberese (75 km da Siena) 0564 407098
Isola del Giglio da P.to S.Stefano Toremar - Maregiglio
Cantina Ricasoli Brolio - Gaiole in Chianti - SI 0577 7301
Equitazione
A.P.T.E. Via Rinaldini 7 - Siena 0577 202162
Arbatraia Club Strada Lecceto 1 - Siena 0577 314516
Fattoria Casabianca Loc. Montepescini Murlo - SI 0577 811033
Fattoria Bagnaia S. Rocco a Pilli - SI 0577 817592
Le Valline - Andrea Simone Monteroni d'Arbia - SI - 338 4622442 339 3961727
Ciclismo
Lega Ciclismo UISP St. Massetana Romana - SI
Fed.Ciclistica Italiana V.Cassia Nord 32 - Siena 0577 52505
Trekking
Club Alpino Italiano Viale Mazzini 95 - Siena 0577 270666
Centro Naturalistico Europeo V.S.Francesco di Paola 10 - SI 0577 223984
Tennis e Piscina a Monteroni d'Arbia
Match Ball V. I Maggio 393 0577 374696
Musei
Galleria degli Uffizi Firenze 055 294883
Servizi
Carabinieri Pronto Intervento 112
Polizia 113
Vigili del Fuoco 115
Pronto intervento medico 118
Siena
Pronto Soccorso 0577 585809
Ospedale Strada delle Scotte 14 - SI 0577 585111
Farmacie a Siena
Parenti Banchi di Sopra 43 - SI 0577 283269
Pizzinga Banchi di Sotto 2 - SI 0577 280109
Fiore Via Camollia 13 - SI 0577 280113
Uffici Postali    
Rosia Via Massetana 82 - SI 0577 345599
S. Rocco a Pilli Via del Poggio 9 - SI 0577 347516
Grotti Ville di Corsano - SI 0577 377065

 

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PIENZA
Aeneas Silvius Piccolomini, divenuto papa con il nome di Pio II (1458-1464), concepì un progetto degno del suo carattere: poichè era nato a Corsignano, dove si era rifugiata la sua famiglia esiliata da Siena, volle riparare quell'errore della sorte che ha fatto nascere un uomo così importante in una povera borgata. Egli pensò di trasformare quella borgata in una città alla quale diede il suo nome: Pienza.
Furono sufficienti quattro anni ed il genio dell'architetto Bernardo Rossellino. Nel 1462 Pienza ebbe la sua cattedrale ed i suoi palazzi.
Piazza Pio II
Questa piccola piazza rinascimentale, molto armoniosa, raccoglie intorno a sè i principali monumenti costruiti da Bernardo Rossellino sullo sfondo della Val d'Orcia. Il centro della città, la piazza principale e gli edifici che la circondano sono stati costruiti in tempi brevissimi, malgrado le difficili condizioni tecniche di quell'epoca.
Pienza, è la prima città ideale del Rinascimento divenuta realtà. La piazza crea un effetto di prospettiva: la fuga obliqua dei palazzi che fiancheggiano la cattedrale produce un effetto monumentale voluto da Rossellino che, con questo metodo, è riuscito a dare l'illusione d'una piazza molto più grande di quanto non lo sia in realtà mettendo in risalto la facciata della cattedrale. Quando ha concepito quella piazza, probabilmente è stato influenzato dal quadro di Piero della Francesca (Urbino) che rappresenta appunto una città ideale.
Il pozzo, con due colonne e l'architrave lavorato, costituisce una sorta di scala di base di questa città concepita da un urbanista.
Il Duomo
La cattedrale costruita da Bernardo Rossellino tra il 1459 ed il 1462 è un magnifico esempio dell'architettura di transizione tra il gotico ed il rinascimento. La facciata di travertino è divisa in tre parti da delle colonne sovrapposte. La sua semplicità senza statue nè bassorilievi ricorda quella delle opere di Alberti. Il frontone ingloba le tre navate.
INTERNO Rossellino riprende il modello della chiesa a 3 navate della stessa altezza. L'influenza gotica è dunque evidente ma, allo stesso tempo, Rossellino marca quell'opera con lo spirito del Rinascimento, ponendo sulle colonne dei capiteli influenzati dal Brunelleschi.
La leggenda narra che il papa avrebbe trovato le colonne del Rossellino non abbastanza alte e l'artista avrebbe corretto la situazione disegnando i capitelli più alti.
Dobbiamo al genio del Rossellino l'aver legato in modo elegante la volta alle colonne. Quei grandi blocchi rettangolari sui capitelli danno uno slancio particolare all'opera. L'architetto rinascimentale avrebbe potuto mettere un architrave orizzontale sulle colonne, come nell'antichità classica; egli ha preferito unire le colonne con archi, soluzione che lo colloca nella tradizione gotica.
Pio II pensava che la luce fosse essenziale alla bellezza, per ottenere quella luminosità, è stato orientato il coro della chiesa verso la vallata; ciò ha comportato problemi di stabilità. Infatti, il coro ha avuto bisogno di enormi lavori di stabilizzazione. Ma il terreno si è mosso ancora e saranno necessari ulteriori interventi.
Questa chiesa possiede diverse opere importanti che Pio II selezionò personalmente. Egli volle che tutti i temi iconografici avessero al loro centro la Vergine alla quale è dedicata questa chiesa. Il papa ha inoltre voluto che la struttura dei quadri fosse nella tradizione rinascimentale per essere in armonia con la struttura della chiesa. Non vi sono quindi a Pienza trittici alla maniera gotica. Assunzione della Vergine con santa Agata, san Pietro, Calisto III e santa Caterina da Siena del Vecchietta (1461).
La critica considera questo quadro come il capolavoro dell'artista, uno dei maestri della scuola senese nato a Castiglione d'Orcia, vicino a Pienza, che è stato il maestro di Matteo di Giovanni. Vecchietta ha trattato in modo notevole il fondo dorato dietro la testa di san Pietro, bella la corona di angeli che solevano la Vergine.
Palazzo Piccolomini
L'influenza di Alberti è evidente nella facciata di questo palazzo. Bernardo Rossellino, che ne è l'architetto, aveva realizzato palazzo Rucellai a Firenze qualche anno prima. Rossellino riprenderàle stesse idee nel palazzo Piccolomini a Siena, costruito nello stesso periodo della cattedrale, terminato nel 1462. La facciata a sud è composta da tre loggiati sovrapposti che danno sulla vallata. Al primo piano, si possono visitare gli appartamenti dell'ultimo discendente del ramo principale della famiglia Piccolomini, morto nel 1962. Soffitti a cassettoni, tappezzerie fiamminghe, un quadro di Giovanni d'Austria attribuito al Bronzino, allievo di Pontormo. Interessante la biblioteca.
Palazzo episcopale
Questo palazzo è stato sistemato da Rodrigo Borgia, futuro papa Alessandro VI che Calisto III aveva fatto cardinale. Rodrigo condusse vita fastosa a Roma con Vannozza de Catanei da cui ebbe 4 figli: Cesare, Giovanni, Goffredo e Lucrezia.
Il cardinale Borgia, fece murare le ogive basse e costruire due piani con lo stile del tempo. Questo spiega l'asimmetria della facciata che sull'angolo ha lo stemma della famiglia Borgia.

SAN GIMIGNANO
La città dalle belle torri, dà una idea di ciò che hanno potuto essere Firenze e Siena prima che una legge comunale limitasse l'altezza delle torri in queste due città.
Nel Medio Evo, la torre è una maniera d'affermare la propria potenza, esse offrivano anche un riparo da cui poter fare cadere sui propri nemici pietre, frecce e pece.
Ma se San Gimignano ha conosciuto nel Medio Evo dei secoli di splendore, è in tempi molto più antichi che risalgono le sue origini.
Non c'è dubbio circa l'insediamento degli Etruschi in questo territorio Nel 450, la città adotta il nome di San Gimignano in onore del vescovo di Modena che era riuscito a salvare la città dalla follia distruttrice di Attila.
X sec. Costruzione di un castello feudale attorno a cui si ammassarono alcune abitazioni. 991 Primo documento storico relativo a San Gimignano: in quell'anno, Ugo di Provenza, re d'Italia, donò alla chiesa di Volterra alcuni beni situati sulle terre di San Gimignano.
XII sec. La città si costituisce come comune libero. XIII sec. nuova cinta. Accanto alle vecchie case per la maggior parte in legno, si comincia a costruire degli edifici e torri di pietra e mattoni. A quell'epoca, la città afferma la sua indipendenza da Volterra e conosce un'era di prosperità che le deriva in parte dalla sua collocazione geografica. Essa godrà così, durante diversi secoli, d'una economia fiorente fondata sull'agricoltura ed il commercio. Alla fine del XIII sec. la città è dilaniata dalla disputa tra Guelfi e Ghibellini. La famiglia degli Ardinghelli è alla testa dei Guelfi; i Salvucci capeggiano i ghibellini.
Nel 1300, Dante venne quale ambasciatore dei Guelfi. La città si alleò con Firenze al momento delle guerre contro Pisa, Siena, Arezzo e Volterra. 1348. La peste devasta la città,
1353. La città perde la sua libertà e cade sotto il controllo di Firenze.
Porta San Giovanni - Entrata principale della città. Essa risale al XIII sec. epoca in cui fu costruita la nuova cinta.
San Francesco - Stretta e tortuosa, la via San Giovanni costituisce l'asse del quartiere meridionale della città. Essa rende bene l'impressione di come doveva essere il borgo medievale. Da vedere la chiesa San Francesco, della quale non resta che la facciata romanica con le sue colonne sormontate da arcate cieche di stile pisano, del XIV sec.
Piazza della Cisterna - Pavimentata in mattoni disposti a lisca di pesce, la celebre Piazza della Cisterna riceve il suo nome attuale nel 1273, anno in cui vi fu costruito un pozzo pubblico.
Il palazzo e le torri gemelle degli Ardinghelli risalgono al XIII sec.
Il palazzo Cortesi è dominato dalla torre del diavolo.
Sull'altro lato della piazza si può ammirare il palazzo Tortoli Treccani, del XIV sec. con due ordini di finestre gemellate. Il palazzo, a sinistra è fiancheggiato da una torre tronca, resto dell'antico palazzo del Capitano del Popolo.

Duomo
Il Museo del Palazzo Comunale - Se avete tempo vedete gli affreschi di Benozzo Gozzoli.

Tombe etrusche a Grotti
La necropoli nei pressi delle Ville di Corsano - Siena L'architettura funeraria degli Etruschi era in relazione con l'importanza che essi attribuivano al mondo dell'al di là e discende dalla convinzione che la vita delle anime dovesse continuare oltre la morte.
Esse sono costruite in pietra, o scavate nella roccia o sotto terra.
Rispecchiando l'idea della vita nell'al di là, le tombe non sono isolate, ma raggruppate in necropoli (città dei morti) fuori delle mura cittadine, ma con una disposizione che ricorda quella della città dei vivi.
Le tombe erano concepite come vere case, più o meno ricche, secondo lo stato sociale della famiglia a cui apparteneva il defunto.
Le tombe che sono state rinvenute spesso portano segni di ampliamenti e modifiche nel tempo. I tipi di tombe delle popolazioni etrusche sono diversi; esse variano secondo i periodi storici e le caratteristiche geologiche del terreno in cui si trovano. Possiamo categorizzare le tombe etrusche nelle seguenti classi:
tombe ipogee, tombe a tumulo, tombe a edicola
L'ingresso della tomba pricipale della piccola necropoli etrusca nei boschi del Castello di Grotti nel Comune di Monteroni d'Arbia.
Le tombe ipogee
Sono completamente sotterranee scavate nella roccia talvolta riutilizzando grotte naturali. Si accede da una scala molto ripida che scende sottoterra, si passa attraverso un vestibolo e si arriva ad un atrio rettangolare in fondo al quale c'è la camera sepolcrale con panche in pietra su cui sono poggiati i sarcofagi. A sinistra e a destra dell'ambiente centrale si trovano in genere dei piccoli vani utilizzati per deporre le offerte.
Le tombe a tumulo
Esse devono il proprio nome al fatto che, una volta eseguita la sepoltura, venivano ricoperte da mucchi di terra creando una specie di collinetta artificiale. Ognuna di queste tombe, che possono essere rotonde o rettangolari di dimensioni proporzionali alla ricchezza e alla notorietà del defunto, si articola in diverse camere sepolcrali. Si accede da una porta aperta nel tamburo (in quelle rotonde) o nella facciata (in quelle rettangolari), seguita da alcuni gradini che scendono o una rampa in discesa con un corridoio. Il resto della costruzione, realizzata in blocchi di pietra, è tutta ricoperta dal tumulo di terra formante la collinetta.
In quelle più semplici rettangolari, il soffitto è a pseudovolta, con blocchi di pietra che salgono verso il centro, oppure con soffitto piano fatto di lastroni di pietra. In quelle circolari il soffitto è a pseidocupola come nelle tholos micenee.
Tombe a edicola
Esse erano costruite completamente fuori terra, a forma di tempio in miniatura nelle intenzioni, ma in pratica molto simili alle abitazioni dei primi insediamenti etruschi. Nella simbologia etrusca, era molto significativa la forma a tempietto: infatti essa rappresentava il punto intermedio del viaggio che il defunto doveva compiere dalla vita alla morte, una sorta di ultima tappa della vita terrena.
Le tombe di Grotti
Nei boschi di macchia mediterranea a Sud-Est del borgo di Grotti si trova una piccola necropoli etrusca abbastanza ben conservata, nascosta tra lecci, viburni e ginepri.
Le numerose tombe ipogee di varie dimensioni che si trovano a Grotti sono disseminate in una ristretta area di terreno calcareo alla sommità di una dolce collina.
La più grande di queste tombe si trova al margine Sud della necropoli.
Ad essa si accede scendendo lungo una ripida rampa scavata nel terreno di circa cinque metri con pareti perfettamente verticali. Questa rampa termina contro una parete anche essa verticale con una angusta apertura in basso che immette nella tomba propriamente detta.
La camera sepolcrale a pianta quadrata, scavata nella roccia, misura quattro metri per quattro, ed ha due panche a destra ed a sinistra di chi entra; il soffitto, senza decorazioni, è di modesta altezza.


Castello di Grotti ®

L'azienda agricola Castello di Grotti produce con agricoltura biologica certificata olio extravergine d'oliva e cereali alle Ville di Corsano, 12 km da Siena

Castello di Grotti offre anche ospitaltà in agriturismo nel parco del castello e in campagna

L'Olio Extravergine d'Oliva Biologico confezionato in bottiglie di vetro o bag-in-box può essere ordinato anche da questo sito mediante il modulo ORDINE OLIO


   Castello di Grotti soc.agr.
   Ville di Corsano  
   S.P. 46 delle Ville di Corsano 53014 - Siena
   P : (+39) 337 458860 - (+39) 335 6142181
   mailt@castellodigrotti.it
   

   Org.Controllo: IT-BIO-007      Oper.Con.to: I55D

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